<strong>SIAE-Meta: accordo per la musica sui social</strong>
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SIAE-Meta: accordo per la musica sui social

Sono passate più di due settimane da quando abbiamo caricato l’ultima story su Facebook e Instagram con una musica in sottofondo che ci piacesse davvero. 

Ci siamo dovuti accontentare di quelle non coperte da copyright della SIAE (Società Italiana Autori ed Editori).

Tanti creator hanno visto sfumare ore ed ore di lavoro per la creazione di contenuti, principalmente REEL da rendere virali, grazie proprio all’uso della musica.

In molti casi, non solo è stato eliminato il soundtrack, ma è scomparso anche il voiceover, lasciando i video muti e non comprensibili.

Ma capiamo meglio cosa è accaduto…

Oggi cerchiamo brevemente di spiegarvi quanto accaduto, raccontando i punti di vista, la verità di entrambe le parti in causa.

Da parte di Meta, Angelo Mazzetti, responsabile degli affari istituzionali, ha dichiarato che la colpa è solamente della SIAE. 

Essa ha aumentato l’importo richiesto di 4 volte rispetto a quanto era stato concordato nel 2022, senza che venisse fornita alcuna motivazione per giustificare quest’aumento inaspettato.

Angelo Mazzetti ha dichiarato, inoltre, che SIAE si è rifiutata in maniera categorica di accettare qualsiasi offerta inferiore al 310% dell’importo precedente per i diritti degli autori ed editori italiani.

Per questo motivo, la multinazionale americana ha dichiarato: 

“Non potevamo utilizzare il repertorio SIAE senza una licenza in essere e senza una remunerazione per gli autori. Di conseguenza abbiamo disabilitato le musiche del repertorio SIAE proprio per tutelare i diritti degli artisti in tutta Italia.”

Dall’altro lato, SIAE non perde tempo nel fornire risposta a quanto dichiarato da Meta e sottolinea che il mancato accordo è solamente colpa di questi ultimi.

La Società Italiana Autori ed Editori dichiara che non è mai stato dato un ultimatum per accettare la proposta economica stabilita da SIAE e che sia stato richiesto di accettare una proposta unilaterale, senza tener conto di qualsiasi valutazione trasparente e condivisa del reale valore del repertorio di musica.

Spiega che, dopo la scadenza per la licenza dei diritti d’autore avvenuta il 15 Dicembre 2022, la Società aveva chiesto a Meta di condividere informazioni rilevanti ai fini della trattativa economica che SIAE poteva richiedere.

Questa richiesta è scaturita principalmente dall’evoluzione che l’impresa statunitense con a capo Mark Zuckerberg sta portando avanti su tutti i suoi servizi di rete sociale.

Basta pensare, quindi, al rebranding dei servizi offerti da Facebook Inc. che ad oggi sono offerti da Meta Platform Inc. e all’espansione del suo dominio nel Metaverso, che potrebbe portare ad un aumento sostanziale del fatturato.

Ma tali materiali non sono mai stati ceduti. Anzi, Meta prendendo una posizione decisa, ha dichiarato apertamente di rimuovere tutti i contenuti italiani, qualora SIAE non avesse accettato le sue condizioni.

L’accordo tra Meta e SIAE risaliva a quello siglato nel 2020 ma, da quell’anno all’attuale Marzo 2023, molte cose sono cambiate su Instagram e Facebook.

Tuttavia, SIAE ha dichiarato che tutto ciò che è stato fatto, puntava esclusivamente a salvaguardare gli artisti italiani. Aggiungendo, infine, che qualora si volesse ritornare al tavolo delle trattative, sarebbero disponibili a negoziare.

Quindi, è ancora tutto in “ballo”.

Tant’è che Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del ministero della Cultura, ha convocato entrambe le parti al Dicastero di via del Collegio Romano il giorno 6 Aprile.

Quindi Creators, restate connessi e in attesa di aggiornamenti!

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