Quarta rivoluzione industriale e PMI: verso un mondo digitale
Il passaggio alla digitalizzazione delle imprese è sempre più tangibile, non vi è modo di sfuggire alla quarta rivoluzione industriale che sta attraversando il paese. Ma, soprattutto, sembra non esserci modo di progredire se non tuffandosi nel flusso di modernità ed esplorare le nuove proposte di sviluppo.
La sfida dell’Industria 4.0 è stata lanciata, non resta che saltare a bordo.
Industria 4.0 e Quarta rivoluzione industriale: facciamo chiarezza
L’espressione quarta rivoluzione industriale fa riferimento all’insieme delle innovazioni che negli ultimi anni hanno interessato il settore terziario e hanno dato inizio a un profondo mutamento della società.
Il nome deriva dal paragone con quelle che vengono storicamente definite come prima, seconda e terza rivoluzione industriale.
Dalla macchina a vapore all’elettricità, dalla prima informatizzazione all’epoca delle imprese digitali: la continua innovazione ha condotto alla nascita della fabbrica intelligente, caratterizzata da macchine in grado di comunicare autonomamente e ottimizzare i processi produttivi.
Il concetto di Industria 4.0 fa la sua comparsa in Italia nel 2016, con l’obiettivo di offrire le competenze necessarie per sfruttare le possibilità messe a disposizione dalla rivoluzione digitale.
Ma il primo a cui si deve la comparsa di quest’espressione è il tedesco Schwab, che afferma:
“…le tecnologie sono legate al modo in cui percepiamo le cose, a come prendiamo decisioni e al modo in cui pensiamo a noi stessi e agli altri. Sono collegate alle nostre identità, alle nostre visioni del mondo e ai nostri potenziali futuri. Dalle tecnologie nucleari alla corsa allo spazio, agli smartphone, ai social media, alle auto, alla medicina e alle infrastrutture, il valore delle tecnologie le rende politiche.
Anche il concetto di nazione “sviluppata” si basa implicitamente sull’adozione delle tecnologie e su ciò che esse significano per noi, economicamente e socialmente”.
Le tecnologie del cambiamento
Vi sono quattro ambiti in particolare che bisogna tenere d’occhio quando si parla di sviluppo digitale:
- L’Internet of Things, che indica la connessione di oggetti di uso quotidiano (i cosiddetti “oggetti intelligenti”) alla Rete wireless consentendone la regolazione anche da remoto;
- L’ambito analytics, che indica la possibilità di interpretare e dare valore concreto ai dati raccolti;
- L’incontro tra uomo e macchina, mediato da strumenti di realtà aumentata e interfacce touch;
- La declinazione di elementi digitali nel reale, tra cui robotica, stampa 3D e manifattura additiva.
L’uso di questi strumenti deve essere tuttavia affiancato da competenze adeguate e figure professionali in grado di gestire la digital transformation.
Dall’idea all’azione
La pandemia ha evidenziato i vantaggi del processo di digitalizzazione delle aziende, diventando un elemento fondamentale per garantire la sopravvivenza delle stesse.
Come afferma l’Harvard Business Review, le aziende avranno bisogno di ogni strumento possibile per sopravvivere alla crisi e rivoluzionare le loro attività. Dovranno riprogrammare le operazioni, ricollocare le risorse e, in alcuni casi, reinventare i modelli di business per fare in modo che la tecnologia possa plasmarsi alle nostre vite economiche, sociali e culturali.
L’evoluzione smart viene promossa in Italia da finanziamenti e bandi indirizzati alle aziende, in particolare riguardo due tipologie di beni:
- Beni materiali, quali apparecchi industriali e hardware;
- Beni immateriali, tra cui componenti software e middleware, utili a realizzare i progetti che rientrano nell’Internet of Things.
Industria 4.0 e PMI femminili
Il Fondo Impresa Femminile consente alle PMI costituite per almeno il 60% da donne di integrarsi pienamente nell’Industria 4.0, presentando progetti innovativi che siano accompagnati da un approfondito Business Plan.
Il progetto deve includere i seguenti dati:
- Descrizione e caratteristiche dell’attività;
- Analisi del mercato e del target di riferimento. A tal proposito è richiesto un approfondimento delle strategie di sviluppo con un’eventuale validazione di mercato che consenta di anticipare l’interesse degli acquirenti rispetto al prodotto/servizio che si vuole lanciare;
- Piano economico-finanziario che tenga conto delle risorse disponibili;
- Garanzia delle competenze tecniche del team rispetto agli obiettivi e all’ambito in cui si opera;
- Aspetti organizzativi e investimenti che si vogliono attuare.
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